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venerdì 11 marzo 2011

Casa passiva

Una casa passiva è un edificio in cui si riesce a mantenere un ambiente interno climaticamente confortevole durante tutto l'anno senza ricorrere a sistemi attivi di riscaldamento o condizionamento.

La casa in pratica mantiene da sola la temperatura ideale al proprio interno, da qui la definizione di "casa passiva". Ovviamente definizioni e specifiche variano sensibilmente a seconda del luogo dove una casa passiva viene costruita, perchè è evidente che ci saranno delle differenze fra una casa costruita in Norvegia ed una in Sicilia.

L'impostazione di base però non cambia, ed i requisiti per una casa passiva costruita in Europa sono stati stabiliti in meno di 15 kWh per metro quadro all'anno per il solo riscaldamento, con un consumo di meno di 40 kWh per metro quadro all'anno per quello che riguarda il consumo totale di energia, compreso il riscaldamento, l'acqua calda ed i normali consumi elettrici dell'illuminazione e degli elettrodomestici.

Appare quindi evidente che i bassi consumi elettrici totali di una casa passiva possono essere coperti totalmente attraverso l'utilizzo di energie rinnovabili, e che il consumo combinato di energia di una casa passiva è decisamente inferiore al solo consumo per l'acqua calda ed il normale uso di elettricità  (escludendo quindi il riscaldamento) di una casa europea media. Il consumo totale di una casa passiva è dunque meno di un quarto della corrispondente casa costruita secondo tecnologie tradizionali.

tabella_consumi_energetici.gif

Ma quali sono i costi necessari per raggiungere questo ambizioso obiettivo?

Poco superiori a quelli di una casa tradizionale. Anzi, una casa passiva dovrebbe avere un costo totale (comprendente costruzione, impianti e costi operativi per 30 anni) inferiore a quelli medi di una nuova costruzione tradizionale.

Per concludere questa breve introduzione alle case passive, ecco le caratteristiche di base che dovrebbe avere un edificio per rientrare in questa definizione:

Una forma compatta ed un buon isolamento termico:Tutti i componenti della struttura esterna della casa sono isolati fino a raggiungere valori di max. U 0,15 W/(m2K).
Orientamento verso sud e considerazioni sull'ombreggiatura:L'uso passivo dell'energia solare è un fattore determinante nelle case passive.
Vetri e cornici delle finestre ad alta efficienza energetica:Le finestre (sia per quello che riguarda la struttura che la vetratura) devono avere un valore di U non superiore a 0,80 W/(m2K), con un coefficiente di guadagno solare intorno al 50%.
Impermeabilità all'aria della struttura esterna:Le perdite di aria attraverso fessure e giunti devono essere meno di 0,6 volte il volume totale della casa per ogni ora.
Preriscaldamento passivo dell'aria fresca:L'aria fresca può essere introdotta nella casa attraverso condotti sotterranei che effettuano uno scambio di calore con il suolo. Questo preriscalda l'aria fredda proveniente dall'esterno ad una temperatura di almeno 5°C anche nelle più fredde giornate invernali, quando l'aria esterna è ben sotto lo zero.
Recupero di calore dall'aria in uscita attraverso uno scambiatore di calore aria-aria:Buona parte del calore contenuto nell'aria calda espulsa dalla casa viene trasferito all''''aria fresca in ingresso, con un recupero di circa l'80% del calore.
Produzione di acqua calda attraverso energia rinnovabileL'acqua calda sanitaria viene prodotta attraverso pannelli solari o pompe di calore.
Elettrodomestici a basso consumo:L'uso di apparecchi a basso consumo come frigoriferi, lavastoviglie, congelatori, lampadine, lavatrici, asciugatrici, ecc è indispensabile in una casa passiva.


Fonte: http://www.casapassiva.com/case/casa_passiva/1_Che_cosa_e_una_Casa_Passiva.php

giovedì 10 marzo 2011

Calcolo del consumo energetico

Il calcolo del consumo energetico di un’abitazione è molto semplice, se fatto a consuntivo, e può essere calcolato da chiunque.
Bisogna raccogliere tutte le bollette energetiche di un anno e rilevare i consumi riportandoli in kWh (Kilowattora).
I consumi elettrici sono già espressi in quest’ unità di misura, mentre per gli altri consumi si   può considerare che un metro cubo di metano produce in media circa 8 kWh.
Il totale così ottenuto va diviso per i metri quadrati utili dell’ abitazione.

Fonte: http://www.mc2elearning.com/html/calcolo-consumo-energetico-edifici.html

Bioedilizia

La bioedilizia è un’ ottima strategia per affrontare alla base il problema del risparmio energetico negli edifici.
Con questa disciplina tecnica particolare attenzione viene posta all’ isolamento termico dell’ edificio progettato. Il risparmio dell’ energia è, infatti, il primo scopo della bioedilizia. A questo si aggiungono altri importanti obbiettivi come la riduzione delle emissioni ambientali, la protezione degli ambienti domestici e dei luoghi di lavoro dalle onde elettromagnetiche e l’ utilizzo in edilizia di materiali non-tossici e biodegradabili e/o riciclati.
La bioedilizia dedica anche grande attenzione all’ ambiente, con l’ uso di sostanze naturali, facilmente degradabili o riciclabili, il progetto di sistemi e impianti ad alta efficienza, basso consumo, minimo effetto inquinante.
Essa offre una vastissima gamma di materiali, vernici, rivestimenti, tessuti che sono già proficuamente utilizzati nei progetti edili più avanzati e che possono aiutarci a rendere la nostra casa più sana e confortevole.

Solo per fare un esempio, un buon isolamento termico e un impianto progettato con la giusta attenzione ai consumi consentono, in breve tempo, di ammortizzare il costo iniziale con il risparmio di energia ottenuto.
La bioedilizia è una tecnologia relativamente molto giovane; in Svizzera, dove si è all’ avanguardia, si pratica da meno di 20 anni; anche la Svezia e la Germania sono esempi da seguire; in Italia solo alcuni comuni stanno cominciando a favorire questa pratica.
Fonte: http://www.energoclub.it/doceboCms/page/122/risparmio_energetico_edifici_residenze.html